Visitate MUSICALWORDS

Wednesday, April 28, 2010

Musica Antica per Organo…

Musica Antica per Organo…
Dal 29 aprile al 2 maggio 2010 la Fondazione di Musica Italiana per Organo di Pistoia (FAMIO) proporrà un corso di prassi esecutiva organistica, inserito nell’ambito del programma didattico dell’Accademia, che ha valore di modulo formativo in convenzione universitaria e si svolge in collaborazione con il Conservatorio di Verona. Il tema è “La letteratura cembalo-organistica del Settecento e l’eredità di Pasquini in Italia e in Europa” (docenti: Umberto Forni, Massimiliano Raschietti), con un seminario su “I concerti sugli organi con voci e strumenti nel Seicento” a cura di Enrico Parizzi.

Monday, April 26, 2010

Radio e fascismo

Radio e fascismo

La censura radiofonica

e la propaganda fascista*

La storia delle trasmissioni radio(1) in quanto fenomeno perfettamente inserito e imprescindibile della quotidianità della popolazione italiana ha inizio relativamente tardi, rispetto al medesimo panorama europeo. Se le prime leggi che regolamentano l’utilizzo della radio e che ne specificano il principio del controllo pubblico risalgono al 1810, laddove si parla dello stabilimento e l’esercizio di tutti gli impianti radio a terra e sulle navi riservati al governo, bisogna attendere il 1923 per avere nuove norme in materia di regolamentazione giuridica delle comunicazioni radio e il 1924 per la nascita delle prime trasmissioni radio per il pubblico in Italia.

Una delle ragioni fondamentali di tale ritardo è da ricercarsi nel complessivo arretrato livello di vita della società italiana; se infatti non mancavano né un adeguato livello di studi o tecnologico né un supporto forte nel campo dell’energia idroelettrica, il fenomeno radiofonico stentò a decollare, complice una certa ristrettezza e sfiducia del dibattito politico che non attribuiva molta credibilità alla funzione della diffusione delle idee e della propaganda. Tale evidente sfiducia dello Stato pesò notevolmente sui cittadini o enti che erano muniti di apparecchi riceventi e la conseguente scarsità di possibili ascoltatori impedì per molto tempo una qualsiasi attività radiofonica di rilievo.

Il suddetto principio sarà destinato ad avere conseguenze assai rilevanti nei decenni seguenti e sarà, in un certo modo, legato alla nascita delle prime ---> continua a leggere

Friday, April 23, 2010

Aperitivo in Musica 2010… al Castello!

Aperitivo in Musica 2010… al Castello!

Società dei Concerti onlus
Rotaract Club della Spezia

Sono lieti di presentare

Aperitivo in Musica ‘10

La manifestazione, organizzata dal Rotaract Club La Spezia con la Società dei Concerti della Spezia Onlus, prevede un appuntamento il quale, attraverso un percorso parallelo di storia e musica, valorizza il patrimonio culturale spezzino e la tradizione enogastronomica del territorio al fine di promuovere il “Service” distrettuale APIN che quest’anno si rivolge all’associazione “GiuleManidaiBambini”.

Aperitivo in Musica ‘10 è legato all’evento Veleggiando con il club Torino Nord 45° parallelo e sostenuto dalla Commissione Arte e Cultura del Distretto 2030.

Programma dell’Evento

Domenica 25 Aprile

Ore 10.30 / 11.30 Concerto seguito da aperitivo di prodotti tipici del luogo e di altro e vario genere presso il Castello San Giorgio *

**Programma del Concerto**

W. A. Mozart, Klavier-Konzert in Fa maggiore Kv. 413

R. Schumann, Quintetto in Mi bemolle Maggiore op. 44

Pier Domenico Sommati – Violino I Sara Montefiori - Violino II Ilaria Bruzzone – Viola Raffaele Ottonello – Violoncello Andrea Barizza – Pianoforte

* Per quanti fossero interessati è disponibile un servizio di Visita Guidata all’interno del museo a partire dalle ore 9.30

R. V. Williams.. VIII Symphony /2 (10/12)

R. V. Williams.. VIII Symphony /2 (10/12)

Il terzo movimento, invece, è riservato ai soli strumenti ad arco: Cavatina per gli stromenti a corderecita la didascalia del movimento. Già Beethoven aveva usato il termine Cavatina per il penultimo movimento del Quartetto op.130. Ma in questo caso è più calzante il concetto di cavatina legato all’opera, dove si intende l’aria di presentazione di un personaggio. In questo caso il personaggio sono gli strumenti ad arco.
I violoncelli aprono il movimento intonando un lungo e sinuoso tema in Mi minore, dal carattere corale. Segue un secondo tema in Lab affidato ai violini.
Segue una sezione centrale dal carattere rapsodico, e caratterizzata dalla melodia pentatonica del violino solo, che assume la funzione di Sviluppo. La Coda, introdotta dal violoncello solo, combina i due temi contrappuntisticamente, e chiude serenamente il movimento. L’atmosfera elegiaca del movimento lo rende, a ben vedere, una rilettura matura delle atmosfere della Tallis Fantasia o della romanza per violino e orchestra The Lark Ascending: lo sguardo di un ottantatreenne sui frutti mirabili della sua gioventù artistica. (per continuare clicca sul titolo)

R. V. Williams.. VIII Symphony /1 (10/12)

R. V. Williams.. VIII Symphony /1 (10/12)

Il biennio 1953-1955 della vita di Vaughan Williams fu pregno di avvenimenti: poco tempo dopo la prima della Sinfonia Antartica, prende in sposa, a due anni dalla morte della prima moglie Adeline, Ursula Wood, vedova di un artigliere della Royal Army, e già collaboratrice di Vaughan Williams nella stesura di testi da poter mettere in musica. A questo evento capitale (anche per la musicologia posteriore, in quanto Ursula Vaughan Williams divenne, alla morte del marito, la sua prima biografa ufficiale), seguirono numerosi viaggi in Canada e Stati Uniti, durante i quali Vaughan Williams era invitato a tenere lezioni presso le maggiori università del nuovo continente.
In tutto questo turbinare di eventi e continui spostamenti, nemmeno la verve creativa di Vaughan Williams trovava requie: dopo un’opera titanica come la Sinfonia Antartica ci si sarebbe potuti aspettare finalmente il riposo dell’eroe. Cos’altro si poteva dire dopo una composizione così elefantiaca nelle dimensioni e nei contenuti? Senza contare che ormai lo stesso compositore aveva 80 anni suonati.
Eppure un’altra via era dietro l’angolo: se si era arrivati al massimo delle dimensioni dal punto di vista formale, era giunto il momento di condensarle, di rimpicciolirle, mantenendo però, la stessa varietà dal punto di vista orchestrale. Uno dei primi risultati di questa nuova concezione fu il Concerto in Fa minore per Tuba e orchestra composto nel 1954, una composizione di appena 13 minuti, uno dei pochi concerti scritti (cliccate sul titolo per continuare)