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Friday, April 23, 2010

R. V. Williams.. VIII Symphony /1 (10/12)

R. V. Williams.. VIII Symphony /1 (10/12)

Il biennio 1953-1955 della vita di Vaughan Williams fu pregno di avvenimenti: poco tempo dopo la prima della Sinfonia Antartica, prende in sposa, a due anni dalla morte della prima moglie Adeline, Ursula Wood, vedova di un artigliere della Royal Army, e già collaboratrice di Vaughan Williams nella stesura di testi da poter mettere in musica. A questo evento capitale (anche per la musicologia posteriore, in quanto Ursula Vaughan Williams divenne, alla morte del marito, la sua prima biografa ufficiale), seguirono numerosi viaggi in Canada e Stati Uniti, durante i quali Vaughan Williams era invitato a tenere lezioni presso le maggiori università del nuovo continente.
In tutto questo turbinare di eventi e continui spostamenti, nemmeno la verve creativa di Vaughan Williams trovava requie: dopo un’opera titanica come la Sinfonia Antartica ci si sarebbe potuti aspettare finalmente il riposo dell’eroe. Cos’altro si poteva dire dopo una composizione così elefantiaca nelle dimensioni e nei contenuti? Senza contare che ormai lo stesso compositore aveva 80 anni suonati.
Eppure un’altra via era dietro l’angolo: se si era arrivati al massimo delle dimensioni dal punto di vista formale, era giunto il momento di condensarle, di rimpicciolirle, mantenendo però, la stessa varietà dal punto di vista orchestrale. Uno dei primi risultati di questa nuova concezione fu il Concerto in Fa minore per Tuba e orchestra composto nel 1954, una composizione di appena 13 minuti, uno dei pochi concerti scritti (cliccate sul titolo per continuare)

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